Parma


Il fiume l’attraversa e i ponti la tengono insieme

Le migrazioni non sono una novità a Parma: dalla seconda metà dell’800 i parmensi partecipano alla «Grande Emigrazione»: dai contadini che vanno in Brasile ai girovaghi circensi, a coloro che diventano ristoratori, gestori di negozi o di caffè… E poi quelli che col Fascismo si rifugiano in Francia e poi in Europa e in America. Infine, dagli anni Ottanta, la migrazione dall’estero con una presenza di migranti e rifugiati pari al 15% dei residenti, una delle percentuali più alte a livello nazionale.

Ecco perché Migrantour a Parma! Per mettere in luce le trasformazioni che l’hanno attraversata e l’attraversano grazie alle continue migrazioni che nel tempo si sono succedute. Vogliamo, con gli accompagnatori interculturali, guardare con altri occhi i luoghi storici e di incontro della città, perché, si sa, lo sguardo dipende dalle memorie… e, allora lo scalone imperiale della Pilotta assume le sembianze delle alte onde solcate dal Transatlantico dall’Argentina all’Italia, il Parco ducale arriva ad ospitare i baobab dell’Africa centrale, la Ghiaia i mercati rurali nigeriani… Insomma, la piccola città di Parma, antica dimora di Maria Luigia, si trasforma in una sorta di capsula contenente tanti posti, tanti altrove.

L’associazione Kwa Dunìa, col progetto Migrantour nato a Parma nel 2019, ha scommesso ancora una volta credendo nelle persone, nella loro pluralità e nella loro capacità di impegnarsi e stringere relazioni per il bene comune. Ne è nato un frizzante gruppo di accompagnatori e accompagnatrici che ci regala occasioni per meravigliarci di ciò che, pur sotto i nostri occhi, fatichiamo a vedere nelle sue infinite sfumature.

 

Itinerari

Di qua e di là dall’acqua
L’itinerario attraversa due volte il fiume che divide la città: da una parte l’imponente Pilotta e il mercato storico, dall’altra il quartiere resistente per eccellenza: un pullulare di piazzali, botteghe gestite da migranti, chiese e luoghi della solidarietà. Si parte dal Palazzo della Pilotta in pieno centro storico. Simbolo del patrimonio culturale della città, è un luogo di passaggio e, grazie ai prati adiacenti di Piazzale della Pace, un importante punto di aggregazione di giovani e persone migranti.
Attraversando il fiume Parma, si arriva al Parco Ducale, dove alberi secolari e di diverse provenienze regalano fresco e profumo a giovani e bambini, anziani e giocatori di domino albanese sulle panchine. Si prosegue in direzione Art Lab, spazio di accoglienza e iniziative culturali rigenerato da un collettivo studentesco. Si arriva, quindi nel cuore dell’Oltretorrente, nelle sue piazze, punti di ritrovo e simboli di resistenza antifascista, tra cui piazzale Picelli, segnato da una grandissima energia interculturale. Qui troviamo: la bottega di Riahi, l’Antica Torrefazione, il bar Pulcinella, la scuola Cocconi (importante per la sua educativa di integrazione) e la chiesa di Santa Maria del Quartiere che ospita il rito cattolico e quello ortodosso rumeno.
La passeggiata termina in Ghiaia, sede storica del mercato dove protagonisti sono gli odori e i colori dei mercati dei paesi di origine degli accompagnatori Migrantour!
Altri itinerari
Per scoprire gli altri itinerari attivi in città ed essere sempre aggiornati sulle novità e le iniziative di Migrantour Parma, visitate il sito web e le pagine social indicate qui sotto nella sezione Info.

Info

Contatti

A Parma le passeggiate interculturali sono promosse da Kwa Dunia

Coordinatrice: Rosanna Pippa

Telefono:+39 3492604456

Mail: migrantourparma@gmail.com

Facebook: Migrantour Parma

Video promo: Migrantour Parma