MIGRANTOUR… sempre in movimento CON E PER VOI!

MIGRANTOUR… sempre in movimento CON E PER VOI!

In questo numero: CONTAMINAZIONI (CULTURALI); #ilmondoacasamia… MIGRANTOUR in pillole!!!; Le pillole diventano lezioni… #aCasaconACRA!!!; #iorestoacasa con un libro… con un film… o una ricetta MigranFOOD; Arriva la “télé-école” in Ciad, con ACRA e VIAGGI SOLIDALI

Una delle tappe comuni a tutte le passeggiate Migrantour riguarda l’arte e l’artigianato popolare portato in Italia dalle collettività migranti. Spesso si entra in piccoli negozi per imparare a conoscere meglio le peculiarità di oggetti, vestiti, gioielli… che permettono agli accompagnatori interculturali di approfondire il tema del gusto estetico e delle tradizioni dei diversi paesi. Abbiamo spesso il pregiudizio che tali tradizioni debbano rimanere per sempre inalterate, oppure che rischino di scomparire per colpa della modernità e della globalizzazione.

Iniziamo questa newsletter lanciando invece un messaggio di segno opposto: le culture non sono statiche e immutabili, sono invece in perenne cambiamento e capaci di far fronte anche alle più imprevedibili trasformazioni sociali ed economiche.
Un esempio? L’attuale pandemia di Covid-19 e la produzione delle necessarie mascherine, di cui tanto si parla in queste settimane. Ecco arrivare da due diversi continenti due significativi esempi di come le tradizioni artistiche e artigianali locali si integrino con l’attualità. 

In Perù, ci ha colpito l’iniziativa di due donne di Ayacucho, l’artista Gaudencia Yupari Quispe e sua figlia Violeta, che hanno realizzato una serie di mascherine anti-coronavirus che, rispettando tutte le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in termini di sicurezza, si caratterizzano per i bellissimi disegni e colori che riprendono i motivi tradizionali dei tessuti della popolazione  di Sarhua. 

Gaudencia e Violeta fanno parte dell’Associazione degli Artisti Popolari di Sarhua e hanno dichiarato a proposito del loro lavoro: “La pandemia ci ha tolto qualcosa dal viso, il ‘sorriso’ che sta  sotto le mascherina. Un modo per ritrovare un po’ di positività è portare l’arte sui nostri volti”.

Dai Nairobi, in Kenya, ci giunge invece la storia di Love Artisan, un’impresa sociale che da anni lavora con artisti, artigiani e designer locali per realizzare vestiti e oggetti d’arredamento utilizzando tessuti con i motivi tradizionali dell’Africa Orientale. Costretta a chiudere momentaneamente a causa dell’arrivo del Covid-19 in Kenya, Love Artisan si è convertita alla produzione di mascherine utilizzando i medesimi tessuti. Con un’importante decisione: per ogni mascherina venduta, gli artigiani regalano un’alta mascherina a chi non può permettersi di acquistarla, con l’obiettivo di aiutare in questo difficile periodo le fasce di popolazione di povere e vulnerabili di Nairobi.

Francesco Vietti e Rosina Chiurazzi di Viaggi Solidali, per la Rete Migrantour

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